Non è facile incontrare qualcuno che conosca l’opera di Maurice Bellet (Parigi, 1923) nonostante abbia pubblicato decine di libri, di saggi, di articoli tradotti in italiano, spagnolo, tedesco, olandese, inglese, portoghese, brasiliano e cinese. E non è facile, suppongo, perché un tipo come lui non fa scuola: è troppo originale. E troppo sospetto. In quanto prete cattolico (dal 1949) e teologo è visto con diffidenza dagli ambienti filosofici e, in quanto psicanalista, è visto con diffidenza dai teologi e dai filosofi.
Per fortuna (di Bellet, ma anche di noi lettori curiosi di stimoli spirituali) c’è un appassionato studioso italiano, Paolo Calabrò, che ha confezionato una esauriente summa del pensiero belletiano, intrecciando notazioni personali e ampi brani antologici:
La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell’umano di Maurice Bellet,
Prefazione di Stefano Santasilia, Il prato, Saonara (Padova) 2014, pp. 250, euro 18,00. La sostanziosa monografia è scandita in otto capitoli